Qualcosa a proposito del fumetto
In questa modesta sezione si cerca umilmente di dare un contributo alla causa del fumetto, con la convinzione che, in quanto linguaggio, deve entrare di diritto nelle scuole, per essere studiato e conosciuto.
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Si ringraziano di cuore
Giorgio Pezzin e
Luigi Simeoni per la gentilezza e disponibilita'. Una visita ai loro siti e' doverosa.
E ora, se la cosa vi interessa, partiamo cercando di definire cosa e' il fumetto.
Definizione (o tentativo di)
Il
fumetto e' una struttura narrativa formata da una sequenza progressiva e logica di disegni, con integrati elementi di scrittura fonetica, cioe' parole.
Il termine "fumetto" e' esclusivamente italiano, e deriva dal fatto che le parole compaiono in spazi definiti che ricordano nuvolette di fumo.
Ogni singolo disegno che compone una
tavola e' chiamato
vignetta.
E' importante ricordare che il fumetto
e' legato alla stampa e alla sua divulgazione; non possiamo quindi considerare "fumetto" tutto quello che e' rappresentato, pur con una sequenza di immagini, in altre forme, come la pittura o la scultura.
Ufficialmente il fumetto nasce alla fine del 1800, contemporaneamente al cinema, altra forma d'arte che coniuga immagini e parole: per questo motivo, e per una serie di affinita' tecniche, cinema e fumetto si possono considerare fratelli.
Il fumetto e' importante perche' e'
frutto della fantasia, sia di chi lo crea ma anche di chi lo legge. Certo, il fumetto prende spunto dalla realta', da cio' che vediamo, dalle esperienze personali o comunitarie, ma e' la sua componente fantastica che conta e dà un senso al suo esistere: e' con la fantasia che le storie a fumetti ci danno quello che ci manca nella realta'; senza fantasia non ci sarebbe un buon fumetto, come non ci sarebbe un buon romanzo, ne' un buon film.