Psicologia del colore
La materia e' un po' vasta e complessa.
Partiamo con un esempio che forse andava meglio nella pagina delle curiosita', ma qui funziona.
Tanto tempo fa, ma non e' una fiaba, in una certa fabbrica gli operai si lamentavano con il padrone per il freddo che sentivano nel locale mensa, un locale che aveva le pareti imbiancate con un tono di blu, e chiedevano di aumentare il riscaldamento; il padrone, non essendo di questa idea, fece invece dipingere le pareti con un tono di arancio: il risultato fu che non solo gli operai non avvertivano piu' il freddo, ma addirittura venne abbassato il riscaldamento.
Sembra una storia abbastanza convincente per capire quanto il colore puo' influire sull'umore degli uomini.
A grandi linee, noi viviamo in un mondo dove inconsciamente, cioe' per abitudine, senza che neppure ce ne rendiamo conto, il colore ha una sua collocazione ben precisa: questo fin dall'antichita', perche' da sempre a ogni colore era abbinato un significato: ad esempio il rosso e' sinonimo di passione e forza, il giallo e' vitalita', il blu tranquillita'.
Certamente l'esperienza delle piccole cose di ogni giorno ci dice quanto il colore influisce sul nostro lo stato d'animo:
basta pensare, senza farla troppo lunga, ai colori del semaforo, per cui il verde, colore che sta a meta' tra il freddo e il caldo, quindi di equilibrio, e' usato come segnale di via libera, mentre il rosso, colore decisamente caldo, stimola maggiormente la nostra attenzione, e ci segnala un pericolo; anche gli errori nei compiti sono segnati in rosso;
il blu, come detto, tende a "raffreddare" e calmare la mente, quindi i lampeggianti delle forze dell'ordine illuminano le scene di questo colore.
Gli esempi potrebbero essere ancora tanti, ma andiamo con ordine, o almeno proviamoci.
Per parlare di psicologia del colore e' importante ricordare che la bellezza dell'uomo e' nella singolarita' della persona, e che ognuno di noi e' diverso dagli altri; per questo vi invitiamo a non prendere tutto questo aspetto della cromatologia come oro colato, e nello stesso tempo a non giudicare troppo rigidamente i gusti degli altri.
Inoltre non bisogna dimenticare che la storia e la tradizione di ogni popolo fa si che le nozioni di psicologia del colore che vanno bene per qualcuno siano per qualcun altro completamente sbagliate, fino ad essere vero il contrario: basta dire che se in occidente il colore del lutto e' il nero, in Cina e' esattamente il suo opposto, cioe' il bianco.
Detto questo non possiamo certo negare che i colori hanno una grande influenza sulla vita di tutti, e non possiamo nemmeno dimenticare il lavoro sincero e appassionato di studiosi che cercano di capire il come e il perche' di questo.
L'
architettura e l'urbanistica se ne occupano per rendere l'ambiente in cui viviamo sempre piu' confortevole ed ottimale: ecco che gli ospedali hanno spesso i muri dipinti di azzurro per rilassare i pazienti, mentre il marrone e' il colore piu' comune per i pavimenti, perché ci ricorda la terra, e da una sensazione di stabilita'.
Con tristezza dobbiamo dire che gli studi hanno anche portato ad un modo spesso subdolo e meschino di sfruttare i colori: abbiamo saputo che siccome si prova disagio a stare in una stanza con i muri dipinti di rosso, gli architetti di una fabbrica giapponese hanno dipinto di rosso i muri delle toilettes per farci stare il meno possibile i dipendenti.
Naturalmente i grafici e i
pubblicitari sono molto attenti all'uso che fanno dei colori, cercando di catturare il piu' possibile la nostra attenzione, giocando sui colori complementari, che tra loro si esaltano e si equilibrano allo stesso tempo: blu e arancio, rosso e verde, giallo e viola.
La
moda, ovviamente, non tratta a caso i colori, e tanto meno la loro disposizione: il nero snellisce, ma indica anche un po' di voglia di solitudine; il rosso si indossa per attirare attenzione; il bianco e' sinonimo di purezza.
La
medicina e' sempre piu' interessata all'influenza dei colori: gia' abbiamo parlato della storia dei camici dei chirurghi; spendiamo piu' avanti qualche parola per la cromoterapia.
E' importante pero' ricordare che la
natura resta la maestra piu' grande nell'uso dei colori: pensiamo al fascino dell'autunno, stagione del ricordo e del rimpianto, della riflessione, che coi suoi colori rilassanti, effetto della contemporanea presenza delle svariate tonalita' di rosso e marrone delle foglie e dell'azzurro del cielo ha ispirato tanti poeti; l'estate e' invece tanto piena di vita quanto piena di sole, con il suo giallo (colore associato alla vitalita', alla vivacità , alla leggerezza) che splende in un cielo azzurrissimo.
La cromoterapia
Quando si parla di "medicina alternativa" scopriamo che c'e' anche la cromoterapia: premesso che sempre e comunque e' bene consultare il proprio medico di fiducia, visto che con la salute non si deve scherzare mai, vediamo un po' di farci qualche idea di cosa sia questa disciplina senza dubbio tanto curiosa quanto interessante.
Cromoterapia significa "terapia del colore", quindi cura mediante "somministrazione" al paziente di un colore specifico, come se fosse una medicina.
Solo per fare qualche esempio, gli studiosi di questa disciplina hanno stabilito che il rosso (colore caldo), scalda il corpo e stimola la produzione di sangue ed indicato per combattere la depressione, ma anche utile per curare il raffreddore e il mal di gola; il verde (colore neutro), e' rilassante, favorisce la riflessione e la calma ed e'utile in caso di mal di testa.
In che modo viene "somministrato" il colore? Non certo mangiando le matite colorate!
Essendo il colore luce, e quindi energia, la cromoterapia si basa principalmente su irradiazioni del corpo con fasci di luce colorata, in grado di stimolare le cellule e influire su nervi e organi perche' trovino il loro naturale equilibrio.
Le irradiazioni luminose sono fatte con speciali apparecchiature e filtri, ma la cromoterapia si effettua anche facendo il bagno con acque colorate con essenze naturali, oppure attraverso la meditazione, ma anche attraverso gli abiti, cioe' facendo attenzione al colore di cosa si indossa!
Non ci stanchiamo tuttavia di ricordare che comunque e' bene sentire il parere di esperti, e non fare mai a meno del proprio medico!
Inoltre e' bene sottolineare che questa medicina alternativa, essendo in una fase sperimentale, e' ancora circondata da un po' di confusione, e nella confusione e' facile farsi fregare da ciarlatani; troppo spesso la cromoterapia finisce nel metafisico o nel fantastico, per cui, non facciamoci pericolose illusioni.
Certo e' affascinate pensare che il colore possa aiutarci a guarire, e aspettiamo fiduciosi gli sviluppi della cromoterapia!